Cos’e’ il GADC
Il 18 Febbraio 2012 si e tenuto a Firenze il GADC (Global Android Dev Camp), un evento che si propone di aggregare il maggior numero possibile di sviluppatori interessati alla tecnologia Android in una data zona. Il gruppo formato si occupa di scegliere il progetto su cui lavorare o creare; l’unico requisito e che sia su Android. Grande importanza rivestono, per l’organizzazione e lo svolgimento dell’evento, i GTUG (Google Technology User Group).
L’inizio
L’evento e stato organizzato dal Gtug di firenze ed e stato ospitato nella sede di Rcp-Vision, in Via B. Marcello 4 a Firenze. Dopo qualche giorno in cui ognuno, sul forum del Gtug, ha proposto idee per la realizzazione di un progetto, e stato, nella mattinata del 18 Febbraio, votata l’implementazione Android della webapp Trello, che ha preso il nome di Trelloid. Il progetto si propone di mostrare all’apertura l’elenco delle Boards dell’utente (che sono delle vere e proprie lavagne virtuali) e loro successiva navigazione. Diversamente da quanto stabilito l’evento e iniziato il 18 Febbraio 2012, in luogo del 17.
Svolgimento del progetto
Tutto e stato coordinato proprio attraverso l’uso di Trello stesso. Ci siamo scambiati link e files usando l’applicazione web e, soprattutto, abbiamo potuto gestire il workflow agilmente proprio come se avessimo a che fare con una lavagna e dei post-it fisici (solo che con i postit fisici non puoi scambiarti una fotografia o un video in modo molto agile 🙂 ), assegnando a ogni singolo work gli utenti iscritti. Proprio per la natura e la filosofia del progetto e dell’evento la board e disponibile in lettura a chiunque.
Come si vede dalla board, gli sviluppatori coinvolti sono stati otto, principalmente ridotti in tre tronconi, due sulla presentazione e uno sui servizi. Le tecnologie usate sono principalmente Resteasy, OAuth e Jackson.
Conclusioni e considerazioni personali
L’evento e stato una grande molla professionale in quanto persone con background tecnici diversissimi hanno potuto confrontare i loro punti di vista, conoscersi e condividere opinioni ed esperienze di lavoro come, secondo me, non e possibile in comunicazioni telematiche. Il fatto poi di essere in un’unica stanza, oltre che fonte di proficue *distrazioni*, ha dato la possibilita a tutti di avere la visione globale del progetto e di suggerire soluzioni o, semplicemente, di condividere le frustrazioni 🙂
Seppure, in mia opinione, da un punto di vista esterno possa sembrare un inciampo alla produttivita, con mia sorpresa tutto e filato liscio e diretto senza confusione (che invece mi aspettavo), certo, moltissimo e dipeso dal livello tecnico altissimo dei partecipanti.